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Programma festa
Scuola della Parola
Mercoledì
ore 18:00
Orario Messe
Domenica e festivo
Idria ore 09:00
Petraro ore 11:00
Feriale
Idria e Petraro
ore 17:30
PARROCCHIA S. MARIA DELL’ IDRIA
Barcellona P.G.
AVVENTO -
Carissimi fratelli e sorelle,
Abbiamo iniziato un nuovo Anno Liturgico durante il quale celebriamo il Mistero della Salvezza
operato da Gesù. Sarà l’Evangelista Luca che di domenica in domenica ci farà’ contemplare e
gustare le meraviglie dell’ Amore del Signore per ciascuno di noi.
Attraverso il Tempo Forte dell’Avvento che stiamo vivendo, ci viene donata una nuova opportunità di andare incontro al Signore che viene, che è venuto e che verrà. Quando parliamo di
Avvento, infatti, dobbiamo distinguere una triplice dimensione: storica, escatologica, ed attuale.
S. Ambrogio afferma." Dio, che è venuto nell’umiltà della carne e verrà alla fine nello splendore della gloria, viene oggi con la potenza del suo Spirito"..
Il Signore viene alla nostra vita in modo particolare attraverso la Liturgia che non è un semplice rito ma attualizzazione nella fede del mistero della salvezza. Per cui siamo chiamati a fare delle scelte concrete che esprimano la ricerca e il desiderio di Dio. Celebrare l’Avvento
significa innanzitutto desiderare che il Signore venga in ciascuno di noi ed attenderlo con gioia e con amore, come la sposa attende il suo sposo.
Gesù non viene per punirci, minacciarci o rendere difficile la nostra vita, anzi viene per colmare
i nostri vuoti, trasformare le nostre mediocrità, soddisfare le nostre aspirazioni di felicità, di amore,
di libertà e soprattutto per saziare la nostra sete di Infinito. Il Signore viene per salvarci.
In Lui dobbiamo sperare. Anzi è Lui la nostra SPERANZA che dobbiamo saper coltivare, custodire, per non lasciarcela rubare da nessuno, soprattutto dai falsi profeti che ci inducono allo scoraggiamento ed alla rassegnazione affermando che non c’e’ più nulla da fare per cambiare questo mondo che va alla rovina a causa del male. Non sanno che Gesù è più forte del male
e può ricostruire anche dalle macerie l’umanità.
Allora teniamo fisso lo sguardo su Gesù perché è l’unico essenziale, è più importante di ogni altra cosa al mondo,dà senso e consistenza alla nostra vita. Attendiamolo nella povertà interiore ,
liberando il nostro cuore da tutti gli idoli che gli impediscono di entrare.
La Chiesa nelle ultime domeniche dell’Anno Liturgico e nelle prime dell’Avvento ci ricorda che il
Cristiano è " l’uomo escatologico " in quanto non appartiene a questa terra, ma tende verso
l’ eternità e ci invita alla vigilanza, a non legarci alle "cose" ( ricchezza, potere, successo, case, automobili..), che dobbiamo lasciare e che spesso distolgono la mente ed il cuore dal nostro
destino eterno. Stiamo svegli quindi senza addormentarci nelle realtà materiali o rimanendo
prigionieri del presente, per prepararci degnamente alla venuta del Signore.
Se l’Avvento è il "desiderio " di Dio, il Natale è il "desiderio che si realizza". Massimo il Confessore,Padre della Chiesa, afferma : " Il Verbo di Dio, generato secondo la carne una volta per tutte,ora desidera ardentemente nascere secondo lo Spirito in coloro che lo vogliono". Quindi dipende da noi aprire le porte del cuore a Gesù permettendogli di portare speranza, gioia e soprattutto per redimerci dalle nostre miserie e fragilità e donarci la sua stessa vita, la sua divinità:" Dio si è fatto uomo perché l’uomo diventi Dio"( San Ireneo ).
E dal momento che il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi ( Gv 1,14 ), lasciamo
che quella Parola si incarni anche nella nostra vita. Questo vuol dire celebrare il Natale !
Nell’augurarvi un buon cammino di fede, vi comunico le scelte operate all’interno del Consiglio Pastorale perché tutta la comunità parrocchiale possa vivere degnamente l’Avvento ed il Natale.